domenica 26 ottobre 2008

Rinoplastica

L' intervento di rinoplastica consiste nel rimodellare le strutture ossee e cartilaginee del naso tramite dei piccoli accessi all' interno delle narici al fine di ridurne le anomalie. L’intervento e' infatti finalizzato al miglioramento dell’estetica del naso senza pregiudicarne l’aspetto funzionale.In alcuni casi puo' essere necessaria una piccola incisione alla base del naso, sulla columella, tecnica cosiddetta "aperta" per avere una visione ed un accesso chirurgico migliore. La cicatrice residua risultera' quasi invisibile dopo poco tempo. A causa del maggiore gonfiore post-operatorio, pero', viene utilizzata in casi particolari (punta larga, asimmetrie della punta, rinoplastiche secondarie).PreoperatorioLa chirurgia estetica del naso e’ rivolta a garantire una armonia della forma del naso nel suo insieme ed in relazione alle caratteristiche del volto "chirurgia personalizzata".Qualora sia presente una deviazione traumatica della piramide nasale con riduzione dell' attivita' respiratoria, e' necessario trattare anche il setto cartilagineo e riportarlo centralmente. Nel caso di esiti di traumi o pregressi interventi al naso non riusciti, (naso a sella, punta poco pronunciata, esiti di traumi) si possono aggiungere dei piccoli innesti di cartilagine o osso prelevati dal naso stesso (dal setto) o altrove (orecchio ecc.).E’ possibile infine, in determinati casi, trattare solo una parte del complesso nasale, punta o dorso senza modificare il resto.Innalzamento punta nasaleL’intervento si effettua utilizzando anestesia generale o locale con sedazione ed in regime di Day Surgery o con una notte di ricovero.(In caso di difficolta' respiratoria, senza desiderio di alcun miglioramento estetico, l’intervento chirurgico si occupera' unicamente di riposizionare in asse il setto nasale deviato, eventualmente asportandone la porzione deviata e di trattare la mucosa dei turbinati, una struttura disposta all’interno delle coane nasali che in presenza di deviazione del setto tende ad aumentare di dimensioni riducendo ulteriormente lo spazio respiratorio.)Linea di frattura ossa nasali Accostamento ossa nasaliDopo l’intervento si utilizzano abitualmente tamponi e si collocano dei cerotti sul dorso ed una gabietta di plastica per mantenere ferme le strutture osteo-cartilaginee mobilizzate durante l’intervento e favorire un riassorbimento piu' rapido dell’edema.Tamponamento e gesso nasaleL’intervento non prevede dolore anche perche' le strutture trattate vengono infiltrate di anestetico locale, e questo elimina il dolore immediatamente successivo al risveglio. Nel post-operatorio poi l’utilizzo di antinfiammatori ed antidolorifici favorisce un recupero piu' rapido riducendo al massimo l’insorgenza. I tempi di guarigione sono variabili a seconda dei singoli pazienti e della tecnica chirurgica utilizzata Subito dopo l'intervento possono comparire gonfiore e lividi attorno agli occhi che spariscono gradualmente dopo 7-10 giorni mentre un lieve gonfiore puo' persistere ancora per qualche settimana, soprattutto sulla punta, ma non viene generalmente notato dalle altre persone.E' possibile ritornare alle attivita' lavorative dopo 3-7 giorni. Dopo invece un intervento di settoplastica e di trattamento della mucosa dei turbinati e' necessario condurre una vita tranquilla evitando sbalzi di pressione e di temperatura per ridurre il rischio di sanguinamento.Anche se il risultato e' immediatamente visibile, il risultato finale si ottiene dopo almeno 6 mesi dall’intervento.PostoperatorioAnalisi richieste per l’intervento: Emocromo completo,Azotemia, Creatinina, Glicemia,Transaminasi,Y-GT,Na,K, P.T., P.T.T., Fibrinogeno oltre ad un Elettrocardiogramma. (tutte le analisi e E.C.G. hanno una durata media di 4-5 mesi)In alcuni casi sono necessarie delle indagini radiografiche del naso e/o la T.A.C.Vantaggi Possibilita' di ottenere la forma del naso desiderata. Possibilita' di abbinare alla chirurgia estetica anche un intervento funzionale per migliorare la respirazione.Svantaggi In alcuni casi e' possibile che il risultato ottenuto non sia soddisfacente completamente per la presenza di alcune imperfezioni, dipendenti anche dalla soggettiva rispondenza dei tessuti al trauma chirurgico (un callo osseo in eccesso per esempio) richiedendo un intervento di "ritocco". Tale intervento abitualmente eseguibile utilizzando anestesia locale ed in regime ambulatoriale non e' indicativo di cattivo risultato ma di legittimo desiderio, da parte del Paziente e del Chirurgo, di ottenere un risultato "perfetto"."Le tecniche più frequentemente utilizzate nell'esecuzione dell'intervento sono:rinoplastica per via extramucosa (intervento all'interno delle fosse nasali senza sezioni della mucosa e senza cicatrici visibili);rinoplastica per via intramucosa (intervento all'interno delle fosse nasali con sezioni della mucosa; senza cicatrici visibili);rinoplastica aperta (open) (intervento dall'esterno con incisione cutanea; tecnica limitata ai reinterventi ed ai casi in cui è necessaria una cospicua riduzione delle dimensioni e della struttura della punta).rinoplastica per via extramucosa E’ la tecnica più frequentemente eseguita e, allo stesso tempo, la meno dannosa per le strutture nasali.Attraverso alle incisioni della mucosa nasale eseguite all’interno delle narici (Fig.1) si separano molto delicatamente (dissezione) (Fig.3) i tessuti molli del naso (cute, sottocute e muscoli) dalle strutture di sostegno osteo-cartilaginee (ossa nasali, cartilagini triangolari, alari e del setto).Tali strutture costituiscono lo scheletro della piramide nasale e dalla loro forma dipende l'aspetto estetico del naso.Operando all'interno dello spazio che si crea con la dissezione al di sotto dei tessuti molli, si possono eseguire tutte le modifiche delle strutture di sostegno necessarie per dare al naso la forma voluta.Possono essere variate sia le strutture cartilaginee che conferiscono la forma alla parte inferiore del naso e alla punta, che le strutture ossee che conferiscono la forma alla parte superiore del naso e al dorso.Dopo l’esecuzione di tutte le modifiche volute la cute ed i tessuti molli si riadattano in modo naturale alla nuova forma delle strutture di sostegno